Historie di Petraloysio
Historie di Petraloysio (2025)
Esercizio spirituale concertato
Testo e Musica di Flavio Colusso
Commissione di : XXV Festival Armonie d’Arte
in occasione del quinto centenario della nascita di Giovanni Pierluigi da Palestrina
con il patrocinio del Comitato Nazionale Palestrina 500
6 voci maschili, voce recitante. (15’)
#palestrina500
Qui è l’anima e il significato della vita intera del Petraloysio :
sigillata fontana e sacro pozzo.
Giunto all’estrema ora di tutta l’esistenza, nel premere interno di non numerabili ricordi e – all’interno d’essi – di frammenti pungenti per il tetro aculeo del rimorso, l’«immedesimazione drammatica» è per Petraloysio il mezzo per entrare nello spirito della sua arte; e ne fa un’autentica preghiera, una autentica confessione alla Vergine.
La vita trascorsa appare come un lunghissimo errore, una continua corsa nel ciclo delle vanità.
La morte è dappresso, è prossima la resa dei conti. L’anima ne è afflitta al sommo.
La Vergine è la sola àncora di salvezza. Non resta che confessarsi a lei.
O gloriosa Domina, excelsa super sidera:
qui te creavit provide,
lactasti sacro ubere,
quod Heva tristis abstulit,
tu reddis almo germine:
intrent ut astra flebiles...
L’interiorità dello sguardo dell’anima orante, e confessante, non ha distrazioni.
Anche noi ci abbandoniamo con lui, in slanci:
- svincolati, felici,
- liberi, esaltanti,
- ardenti, potenti,
- dai vertici osannanti
- ai discendere oranti,
- in estrosità vigorosa e luminosa,
- in lampeggio di intuizioni...
Lo seguiamo volentieri nel sublime:
cibo di dolcezza che conosce la meravigliosa ondata.
Coeli fenestra facta es,
o gloriosa virginum,
salve Maria, mater purissima.
Le voci sommesse intonano il nostalgico evocante inizio. L’agognato Paradiso è desiderato con sincerità profonda, come mèta realmente guardata con instancabile desiderio.
La morte è insensibile passaggio.
Soave fia il morir per viver sempre,
e chiuder gli occhi, per aprirli ognhora
in quel sì chiaro e lucido soggiorno.
Dolce il cangiar di queste varie tempre
nel fermo stato. Oh, quando fia
l’aurora di così chiaro avventuroso giorno?
Ma da quali lontananze inaccessibili ... dove le parole son fatte armonie, mirabilmente piegate al variare anche appena sfumato, dei significati.
Nella semplicità elementare del sublime.
Poi un gran dissonare:
- sdegno,
- ira,
- potenza di forza in un crescendo che ispessisce e sprofonda la massa a cieco e oscuro Averno,
per assetato ergersi nella speranza.
...ora Arca di pace,
...ora legno di vita.
Confida le interne intime mormorate cantabilità dello sperare e sognare le luminose paci.
Sintesi, densa e nuova delle risultanti recondite di tutto l’intimo suo: espansa chiarezza e cantar sereno.
Pieno di visioni vissute.
Il disciolto nodo dell’anima ...