Teatro allegorico e fantastico, per voci e strumenti | Omaggio al Palestrina (2025) Testo e Musica di F. Colusso Commissione di : Ensemble Seicentonovecento (nel V Centenario della nascita di Giovanni Pierluigi da Palestrina) voci, arpa tripla, clavicembalo, percussioni, tape. (ca. 45’)Foto
I naviganti del Tempo - Omaggio al Palestrina Teatro allegorico e fantastico, per voci e strumenti | Omaggio al Palestrina (2025) Testo e Musica di F. Colusso Commissione di : Ensemble Seicentonovecento (nel V Centenario della nascita di Giovanni Pierluigi da Palestrina) voci, arpa tripla, clavicembalo, percussioni, tape, (ca. 45’)
DRAMATIS PERSONAE Crononauta, baritono Parca I / “Puella magica” / Voce 1, soprano Parca II / Fanciulla / Voce 2, soprano Parca III / Fanciulla / Voce 3, alto Altre Voci, recitanti
I naviganti del Tempo - Omaggio al Palestrina La Terza giornata del “teatro allegorico e fantastico” di Flavio Colusso nasce sulle tracce di percorsi artistici e di ricerca già intrapresi con il primo "Omaggio a Winckelmann" del 2017 e proseguiti nel 2022 con "Omaggio a Canova": su un palcoscenico onirico – una nave di rame e oro che vola pericolosamente fuori delle dimensioni conosciute e la visione di un’isola galleggiante immersa nella luce che sale dal mare – si aggirano un Crononauta artista-Filosofo-archeologo, una Puella magica che lo ha coinvolto in un amplesso-battesimo straordinario, tre fanciulle-Parche-bibliotecarie che filano commentando con “Litanie bibliografiche” fatte di sigle di antichi codici manoscritti.
In questo nuovo lavoro, creato per il Cinquecentenario del Princeps Musicae, il Crononauta incontra, nel suo viaggio avventuroso, innumerevoli «reliquie del gusto antico», seguendo il filo che si è rivelato attraverso una “Porta” apparsa in un frammento etrusco: pietre, suoni, parole, voci, emergono da cumuli di rovine che nel rapporto privilegiato dell’Artista con la sua città natale, Palestrina e con la città di Roma, mostrano come «attraverso il ricordo dell’originale la memoria può essere mondata della storia, e può ritornare l’Età dell’Oro del vecchio Crono e del Fanciullo divino».
La musica di Colusso, tessuta su lacerti palestriniani, innesta da un lato stilemi e procedimenti compositivi centripeti della tradizione italiana rinascimentale, dall’altro la pluralità estroversa di linguaggi e procedimenti centrifughi nei quali l’armonia è in fondo triadica-tonale ma la ricchezza di dissonanze la rifrange in mille guise, la accende di colori cangianti.